5 dicembre 2008 - 24 gennaio 2009
Scheda tecnica
Fotografie di Mattia Ruggeri
Inaugurazione: giovedì 4 dicembre 2008 dalle 18.00 alle 21.00
Sede: Vision Quest Contemporary Photography, Piazza Invrea 4r, 16123 Genova
Tel: +39 010265629 +39 3397534993
Orario: dal mercoledì al venerdì dalle 15.30 alle 19.30, il sabato dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. oppure su appuntamento
Sito web: www.visionquest.it
E-mail: info@visionquest.it
In collaborazione con MC2Gallery e con il contributo del laboratorio di stampa Fine Art Arscolor, Milano
Mattia Ruggeri sarà presente all'inaugurazione
Comunicato stampa
VISION QUEST CONTEMPORARY PHOTOGRAPHY
è lieta di presentare la mostra
“Nave di Terra” di Mattia Ruggeri
Inaugurazione: giovedì 4 dicembre 2008 dalle ore 18.00 alle 21.00
Periodo: 5 dicembre 2008 – 24 gennaio 2009
Orario: dal mercoledì al venerdì ore 15.30 - 19.30
sabato ore 10.00 - 12.30 / 15.30 -19.30
oppure su appuntamento (tel. +39 3397534993)
Sito web: www.visionquest.it
Informazioni e-mail: info@visionquest.it
In collaborazione con: MC2Gallery
L'artista sarà presente all’inaugurazione
L'infinito e l'invisibile sono, per Mattia Ruggieri, il campo primario di ricerca all'interno del quale prendono vita le sue opere: infatti, muovendosi nell'ambito di un apparente nulla, ritrova le forme e la materia costituenti i sogni e, attraverso l'uso sapiente e impeccabile della luce, li riconduce nella realtà.
Egli apre una porta sul cosmo trascinandoci in un viaggio metafisico che permette di esplorare, lentamente, i luoghi più reconditi dell'anima. L'infinito si avvicina e l'invisibile ritorna visibile mostrando in quale modo i ricordi ormai smarriti siano simili a gesti quotidiani.
La sua lenta ricerca, tuttavia, si compone di piccoli gesti pensati e percepiti in un'atmosfera onirica che si trasforma in un vero e proprio tableau vivant all'interno del quale giocano le emozioni.
Mattia Ruggieri infrange le leggi del buio e dell'assenza usando il motore dell'universo: la luce.
Tiepidi bagliori si affiancano a luminose visioni in un gioco di sapienti rimandi evocativi per nulla casuali. Ogni opera, nata dopo una lenta gestazione frutto di attente riflessioni e improvvise intuizioni, inizia a comporsi sulla pellicola gradualmente, attraverso una "danza" quasi rituale, che vede l'artista stesso nella veste di sciamano.
Il rito si compie attraverso un incantesimo all'interno del quale ritroviamo le tracce di quell'esistenza in grado di condurci nella profondità della nostra essenza. A questo punto non possiamo più parlare di "semplici" fotografie ma, piuttosto, di vere e proprie porte spalancate sull'inconscio. Alla stregua di un filtro magico, non riusciamo più a distogliere lo sguardo mentre, nello stesso tempo, una sensazione di quiete ci pervade riconducendoci a noi stessi.
Fabrizio Boggiano