Mario De Biasi

Biografia

Nato nel 1923 a Sois, nei pressi di Belluno, Mario De Biasi è stato dal 1938 milanese di adozione., citta dove muore nel 2013. Inizia a fotografare nel 1945 con un apparecchio rinvenuto tra le macerie di Norimberga, dove si trova deportato. Ritornato in Italia, tiene la sua prima mostra personale nel 1948 e nel 1953 entra a far parte della redazione di Epoca, periodico per il quale realizza, in più di trent’anni, centinaia di copertine e innumerevoli reportage da tutto il mondo. Fittissima la sua carriera espositiva, di cui vanno almeno menzionate la partecipazione alla rassegna Gli Universalisti alla Photokina di Colonia nel 1972, quella alla mostra del 1994 The Italian Metamorphosis, 1943 - 1968 al Solomon Guggenheim Museum di New York (per il cui manifesto viene scelta la sua foto Gli italiani si voltano) e la grande retrospettiva all’Arengario di Milano nel 2000. Vincitore dell’Erich Salomon Preis a Colonia nel 1964, Premio Saint Vincent per il giornalismo nel 1982, premio alla carriera al Festival di Arles nel 1994 e Ambrogino d’Oro nel 2006, è presente nel volume The Faces of Photography: Encounters with 50 Master Photographers of the 20th Century. Nel 2003 è stato insignito del titolo di Maestro della Fotografia Italiana dalla FIAF (Federazione Italiana Associazioni Fotografiche), che gli ha inoltre dedicato un volume monografico nella collana Grandi Autori. L’elenco completo dei libri fotografici che fino alla sua morte aveva pubblicato ammonta a 91 titoli; tra i più recenti il volume Metamorfosi, presentato nel testo da Vittorio Sgarbi. Gli piaceva  che nelle note biografiche che lo riguardavano figurasse sempre ciò che di lui scrisse il suo grande amico Bruno Munari: “Ha fotografato rivoluzioni e uomini famosi, paesi sconosciuti. Ha fotografato vulcani in eruzione e distese bianche di neve al Polo a sessantacinque gradi sotto zero. La macchina fotografica fa parte ormai della sua anatomia come il naso e gli occhi”. Quando non fotografava , disegnava  e dipingeva.