a cura di Clelia Belgrado
Presentazione: giovedì 6 maggio 2021 dalle 18:00
7 maggio – 5 giugno 2021
Orario: da martedì al sabato ore 15:00 – 19:00 e su appuntamento
Ti amo, Ti voglio bene, Mi manchi, Ti penso, Ti amerò per sempre, Sto bene con te,
Mi piaci, Ho voglia di te, Mi piace guardarti, Ti Adoro, Non voglio perderti,
Buongiorno Amore, Non ti dimenticherò mai, Vorrei che tu fossi qui, Vorrei baciarti,
Tu sei tutto quello che, Grazie amore mio, Mi fai impazzire, Vieni via con me,
Facciamo l’amore insieme……….
Parole prive del loro significato, si rincorrono sui social. Donne altrettanto svuotate, senza più riferimenti ne contenuti. Il web che, nelle sue variazioni Social, consultiamo compulsivamente più volte al giorno, è diventata la più grande piazza pubblica per celebrare un incontro, un ricordo dove condividere le nostre esperienze private.
Oggi le App di appuntamenti spesso assomigliano più a un concorso di bellezza, dove solo le persone più attraenti ottengono una risposta, aumentando così il senso di bassa autostima e l’isolamento sociale di chi per una volta decidono di mettersi in gioco. Tinder e le app di dating se da un lato aiutano a conoscere persone fuori dal solito giro di amicizie, dall’altro lato hanno disumanizzato l’essere umano, che diventa un oggetto da scegliere da un catalogo di immagini.
La morte dell’anima, il vuoto della contemporaneità dove non si rischia nulla, le paure e le sofferenze nascoste, i non luoghi del virtuale. La disumanizzazione. La tecnologia e la velocità ci stanno conducendo verso l’abisso, o è solo una tappa di un viaggio verso una nuova umanità?
Insieme, in un futuro prossimo, vivremo una seconda vita nella realtà virtuale? La vita e morte si fanno social in un esempio di umanesimo capace di confrontarsi con l’era digitale. Oggi più che mai, il digitale ci può dare un’opportunità per ripensare la vita e la morte in una prospettiva rivoluzionata?
Queste oltre che ad offrire un tema al progetto, sono alcune delle domande cardine che si leggono negli occhi di ognuna delle donne raffigurate e che Malena Mazza si e ci pone portandole ad esserne una delle chiavi di lettura.
Descrivere in parole un’espressione artistica visiva, diventa sempre e semplicemente un completamento – molto personale – di quello che si vede, ma questo può e deve poi essere interpretato da sguardi e sensibilità, diverse da persona a persona. Ognuno di noi ne trarrà poi le proprie considerazioni.
La mostra è una collaborazione con ETHEREA ART GALLERY, Genova che presenta in contemporanea nei propri spazi, la video installazione di Malena Mazza BREATHLESS.
https://www.ethereaartgallery.it