Presentazione libri Melancholia e L’Infinito

di Carla Iacono

in dialogo con Roberto Mutti.

 

Sabato 14 dicembre, dalle 18, presso i locali della nostra Galleria, Carla Iacono si racconterà in un incontro speciale, dedicato alla luna e all’arte, in cui verranno presentati il libro “Melancholia” (Vanillaedizioni, Albissola Marina, 2019) e un’edizione speciale dell’Infinito di Giacomo Leopardi illustrato con opere dell’artista (L’Infinito – Alla luna – Odi, Melisso di Fiorina Edizioni, Varzi, 2019).
Presenzierà all’evento lo storico e critico della fotografia Roberto Mutti.

Melancholia raccoglie i lavori inclusi nell’omonima mostra curata da Clelia Belgrado presso VisionQuest 4rosso nel febbraio 2019.

In Melancholia le installazioni ed i paesaggi, fotografati in Germania e contaminati con particolari a collage, sono metafora dell’anima e ricchi di citazioni storico–artistiche. I corpi celesti presenti nei cieli di tutte le vedute, come nell’omonimo film di Lars Von Trier, si stagliano sullo sfondo scatenando un senso di spaesamento e meraviglia. Completano il libro il testo critico di Roberto Mutti e l’intervista di Francesca Di Giorgio all’autrice.

L’Infinito – Alla luna – Odi, Melisso, libro a leporello, include tre sublimi canti di Giacomo Leopardi accomunati dalla enigmatica presenza della luna, illustrati dai collage “metafisici” di Carla Iacono (realizzati appositamente per il libro) e accompagnati da alcuni brevi testi, tra cui una nota critica dello scrittore Fabrizio Patriarca (Tokyo Transit, Roma, 2016; L’amore per nessuno, Roma, 2019). L’edizione speciale per i duecento anni comprende una stampa originale su carta cotone fine art firmata a matita dall’autrice.

La grandezza della poesia di Leopardi e i “racconti” perturbanti di Melancholia ci spingono a superare i limiti con la forza dell’immaginazione, e trovano un punto di incontro nella percezione dell’infinito. Come scrive Roberto Mutti nel testo introduttivo di Melancholia:

“Melancholia, infine, può essere interpretato come uno dei tanti possibili mondi che si devono confrontare con l’infinità: il pensiero si sperde di fronte all’immensità che non prevede confini e quel cielo nero da cui la luna, i pianeti e le stelle ci guardano è anche lo spazio da cui noi stessi siamo osservati.”