30 novembre 2014 - 30 gennaio 2015
Scheda tecnica
Presentazione : Sabato 29 Novembre 2014 dalle 18.00
Figure femminili venute da un mondo antico ritrovano la propria storia nel mistero di un negativo.
E lasciano che lo sguardo penetri oltre la trasparenza, fino a scoprire paesaggi nascosti.
Sono giardini segreti quelli che Alessandra Calò presenterà il 29 novembre. Il progetto, nato a Reggio Emilia ed esposto per la prima volta nel 2014 durante Fotografia Europea (festival internazionale di fotografia), viene selezionato dai curatori Elio Grazioli e Gigliola Foschi e si aggiudica il primo premio della Sezione Off del festival.
Si tratta di un’installazione di tredici opere che fa riaffiorare emozioni e pensieri dimenticati attraverso l’uso di vecchie lastre negative raccolte nei mercati dell’antiquariato. Ognuna delle opere si compone di un cubo nero, nella cui faccia è inserito un negativo su vetro: una finestra che nasconde e al contempo svela un giardino, il cuore segreto celato dal contenitore. Arbusti e fiori si sommano e si mescolano alle figure in superficie, quasi a voler concretizzare emozioni e ricordi di una vita da mettere a fuoco. Le immagini raffigurano donne dei primi anni del secolo scorso, ma non sono vere fotografie bensì i loro negativi: il rapporto chiaro/scuro della fotografia tradizionale si inverte creando un ribaltamento della visione. L’inversione di chiaroscuro preannuncia e accompagna il ribaltamento del punto di vista di chi osserva: ciò che è chiaro, visibile a tutti, perde importanza a scapito di ciò che è nascosto e normalmente invisibile.
Ogni cubo poggia su una struttura in ferro dotata di cassetto: qui è custodito l’ennesimo “segreto”, una breve opera letteraria che l’artista ha affidato a una scrittrice, e che la scrittrice ha creato immaginando la storia della donna del vetrino.
Al contrario di un'immagine riflessa nello specchio – simulacro simmetrico della nostra figura e per questo distaccata e straniante – l'immagine trasparente coinvolge lo spettatore e lo porta ad osservarla da vicino, a oltrepassarla per cercare dentro di essa il paesaggio che nasconde. È un lavoro tutto al femminile: i volti ritratti, i testi delle scrittrici che gli danno voce, la sensibilità e l’estetica che lo accompagna.
Quello che l’artista chiede a chi si avvicina all’opera è «un viaggio per ritrovare qualcosa che si è perso: scoprire che dentro di noi germoglia un giardino, che basterebbe solo un attimo per scoprirne i fiori, il profumo, i colori... E ritornare dal viaggio con la consapevolezza di esistere ancora».
In ogni tappa del progetto – che ripartirà da Genova per poi spostarsi ad Amsterdam e Aix En Provence – vengono proposti cubi differenti, per alcuni dei quali l’artista ha scelto di approfondire il legame con il territorio attraverso l’aiuto di autrici “locali”. Per questa edizione genovese, il progetto si arricchito delle opere di Rossella Bianchi, Oriana Mariotti e Flavia Fedele.
Durante il vernissage, verrà presentata la performance “Lei oceano - concerto per piccoli strumenti e suoni ritrovati” con Nazim Comunale, su un progetto degli artisti Dalila Longo e Nazim Comunale.
Biografia
Nasce a Taranto (Italy) nel 1977
Sviluppa in maniera autonoma la passione per l’arte, concentrandosi prima sulla fotografia e successivamente sulla sperimentazione di materiali e la creazione di installazioni. Il tema predominante è la memoria ed il ricordo, inteso come stato d’animo della riconciliazione con un presente concreto, anziché rievocazione estenuante dell’attimo perduto per sempre. Oltre alla fotografia, si avvale spesso dell’ arte dell’appropriazione, con un linguaggio intenzionato a suggerire emozioni senza troppo descrivere.
Le sue opere sono apprezzate e spesso ospitate in festival fotografici, gallerie italiane ed estere. Tra i suoi progetti più importanti: “Gli oggetti ci parlano” per il museo temporaneo dell’architetto Italo Rota, attualmente visibile presso i Musei Civici di Reggio Emilia; “Women in Fluxus” esposto e acquisito dalla Fondazione Palazzo Magnani; “Antipodi Apolidi” per il Museo di Arte Contemporanea Spazio Gerra; “Vite Senza Fine” per il Tecnopolo di Reggio Emilia che riceve successivamente la segnalazione nel Concorso Internazionale di Arte Contemporanea Premio Celeste - sezione fotografia e grafica digitale; “NDT – No Destructive Testing” esposto per La Nuit de la Photographie Contemporaine di Parigi, per la galleria tedesca Berlin Avantgarde, selezionato per il festival SI FEST di Savignano sul Rubicone e per la galleria francese Fontaine Obscure di Aix en Provence.
Presenza costante durante il Festival Fotografia Europea, nel 2013 è tra i finalisti del Premio OFF e nel 2014 vincitrice, con l’installazione “Secret Garden” presso Palazzo Brami. Ha curato la fotografia per: “The Dance of Resistance - Adolf Reichwein, a biography in movement” in collaborazione con State Ballet School of Berlin e l’artista tedesco Roman Kroke; “Saga Opera Equestre” spettacolo teatrale e libretto d’opera dell’artista italiano Giovanni Lindo Ferretti; Ha partecipato al progetto editoriale “In t’la nudda”, indagine sociale sull’Appennino Reggiano (edizione ABao Aqu).
Alcune sue installazioni sono state pubblicate su riviste di interior design: Marie Claire Maison, ElleDecoration UK, Nest, Schoner Vohnen, Abitare.
sito personale: www.alessandracalo.it
- Periodo: 29 novembre - 30 gennaio 2015
- Sede: VisionQuesT contemporary photography - Piazza Invrea 4r - 16123 Genova - Italy
- Info: +39 0102468771 - 335619539 / www.visionquest.it - info@visionquest.it
- Progetto di: Alessandra Calò
- A cura di: Valentina Ferretti
- Editing: Maria Teresa Grillo
- Giardiniere segreto: Carlo Losi
- Scrittrici: Abir Soleiman, Antonia Monticelli, Beatrice Baruffini, Daniela Brogi, Emmanuela Carbé, Flavia Fedele, Francesca Amati, Irene Russo, Mari Accardi, MariaGrazia Guidetti, Oriana Mariotti, Rossella Bianchi, Silvia La Ferrara
- Performance: Lei Oceano - concerto per piccoli strumenti e suoni ritrovati di NAZIM COMUNALE a cura di Dalila Longo e Nazim Comunale