Benjamin Juhel LE MURMURE DU CRÉPUSCULE

La VisionQuesT 4rosso è lieta di presentare a Genova la mostra di Benjamin Juhel LE MURMURE DU CRÉPUSCULE in collaborazione con la Galleria Valeria Bella di Milano. Juhel mette in scena paesaggi,e personaggi con la grande libertà di composizione che la fotografia offre nella coreografia e nello spazio.

Le opere di LE MURMURE DU CRÉPUSCUL narrano di un tranquillo vagare in quell’area di transizione quando al calar della notte, le strade si oscurano e gli interni si lluminano. Realizzate in California, le opere mantengono la distanza e la forma ben precise, dello sguardo cinematografico e vivo di Juhel sul territorio urbano.
L’uomo non compare mai, eppure la sua presenza si sente in ognuna delle immagini.

Finestre accese nelle villette, automobili posteggiate, semafori lampeggianti, insegne luminose, segni tangibili del passaggio di uomini e donne che possiamo solo immaginare.

L’approccio alla penombra e una visione singolare del colore, del chiaroscuro e di ciò che la luce come bagliore può darci da percepire, lasciano all’osservatore il tempo per guardare.

La plasticità delle immagini, sempre molto pittoriche, vicine al disegno, la scelta della stampa su carta giapponese in fibra di carbone, continuano a sostenere l’approccio plastico alla fotografia di Benjamin Juhel, che sembra sempre più propenso a creare oggetti/immagini di fantasia, poetici e distanti dalla realtà.

Ogni immagine propone una situazione in attesa e apre un campo narrativo alla nostra immaginazione. Juhel lascia all’osservatore tutta la libertà di immaginare la sequenza precedente e quella successiva di ogni opera in mostra. Non dà che poche tracce, in modo tale che ognuno possa pensare liberamente allo svolgimento della scena, pervasa da un elogio della solitudine, dell’assenza e della fragilità.

Informazioni Tecniche:

Stampe ai pigmenti fine art su carta giapponese

Misure diverse in edizione di 9 esemplari

Biografia:

Nasce in Normandia nel 1984. Vive tra Bordeaux e Los Angeles.

Laureato all’Ecole des Beaux Arts nel 2005, ha lavorato sempre con la fotografia e nel cinema.

Nel 2007 è stato direttore di un workshop con The Company Theatre di Mumbai chiamato “Body, Space, Area”. Questo periodo di ricerca artistica che utilizzava video, danza e suono ha influenzato il modo in cui rimane affascinato alla coreografia, al ritmo e alla percezione. Negli anni successivi lavora alla creazione di alcune performance di “Live Cinema”, i film fisici e sensibili che venivano riprodotti in modo diverso ogni volta che venivano proiettati. Il suo interesse per il gesto e lo spazio architettonico può essere visto anche in “Silence” (Dance – Thierry Mabon) e “Ark” (Dance – Anne Charlotte Baranger), due forme di film sulla danza.

Nel 2015, ha lavorato di nuovo con la notte e il nero con “Les Abandons”, una serie fotografica di silenziosi corpi abbandonati e paesaggi urbani. Da allora crea immagini utilizzando l’oscurità, la fisicità delle immagini e la sensazione della durata del tempo.

Il suo lavoro è stato presentato in numerose mostre e festival cinematografici (Londra, Milano, Parigi, New York, Buenos Aires, Bordeaux, Tokyo…) È il fondatore e direttore creativo degli studi creativi Maison Mouton Noir (Parigi) e Outsiders (Los Angeles). Il suo lavoro è stato presentato più volte in riviste internazionali (Milk Decoration, Vogue Italia, AD Messico, Hypebeast, Wallpaper…) e alcuni dei suoi film hanno vinto premi in festival internazionali (Helsinki Awards Film festival, Los Angeles Independent Authors, Barcelona Indie Awards…)